“Nell’incontro di oggi la Mahle, multinazionale tedesca della componentistica dell'auto con sede a Stoccarda, all’inizio dell’incontro, ha addotto alla decisione di cessare la produzione a Torino e Saluzzo il trend negativo nel mercato del diesel con conseguenti perdite consistenti di fatturato.
I lavoratori coinvolti negli stabilimenti di La Loggia sono 240 e a Saluzzo 213, per un totale di 453. L’impatto sociale rischia di essere drammatico in una Regione già attraversata da una forte crisi industriale e sociale su cui le istituzioni locali devono prestare maggiore attenzione.
La Fiom ha chiesto l’immediato ritiro della procedura di licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori quale condizione per poter aprire un negoziato libero tra le parti per garantire l’occupazione anche attraverso ammortizzatori sociali ordinari.
L’azienda ha accolto parzialmente la richiesta delle organizzazioni sindacali con una sospensione della procedura per 60 giorni, utili a trovare altre soluzioni industriali. È un piccolo passo avanti, ottenuto anche grazie al lavoro svolto dal Mise, che disinnesca al momento le tensioni sociali.
La Fiom ha proposto di utilizzare la cassa integrazione ordinaria al fine di trovare gli strumenti straordinari da mettere in campo per affrontare l’emergenza e garantire l’occupazione.
È necessario avviare un tavolo sulla crisi strutturale del diesel nel suo complesso. Servono investimenti straordinari per affrontare la fase di transizione industriale a tutela dell’occupazione e di un settore strategico come l’automotive”.
Lo dichiarano in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, e Vittorio De Martino segretario generale Fiom Piemonte
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 28 novembre 2019