Si è tenuto oggi - al ministero dello Sviluppo economico - un incontro di monitoraggio del piano Electrolux, richiesto dalle organizzazioni sindacali per verificare andamento del piano industriale del gruppo e, nello specifico, le problematiche legate allo stabilimento di Solaro. Presenti all’incontro il vice capo di gabinetto Sorial, i rappresentanti delle Regioni Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali e il coordinamento rsu.
L’azienda ha in linea di massima confermato i volumi e gli investimenti previsti a marzo scorso per gli stabilimenti di Forlì, Porcia e Cerreto e con l’accordo di giugno per lo stabilimento di Susegana, con i 130 milioni di investimento per la nuova fabbrica trevigiana.
Riguardo lo stabilimento di Solaro, Electrolux ha comunicato che il calo di volumi legato alla perdita di 2 grossi clienti - uno in Europa, l’altro in Nord America - ha provocato un calo di circa 150mila pezzi che determina, per il 2020, una “eccedenza” di 160 lavoratori rispetto a un totale di 660 dipendenti. Per affrontare ciò l’azienda ha annunciato un piano di investimenti per circa 56 milioni nel triennio 2020-22 in processo e prodotto per lo stabilimento milanese, ma allo stesso tempo la necessità di un accordo con sindacati e governo che garantisca ammortizzatori sociali per il 2020, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali.
Infine, è stato confermato lo spin off del segmento professional - che riguarda il sito di Valloncello e lo stabilimento di Modena di recente acquisizione - che si completerà entro aprile prossimo ma che, già dal primo gennaio sarà una realtà distinta dal gruppo Electrolux.
“Per la Fiom - dichiarano Michela Spera, responsabile Fiom del gruppo Electrolux e Alberto Larghi, coordinatore - il lavoro fatto in questi anni rappresenta un risultato importante e l’accordo del 19 giugno 2019 raggiunto per lo stabilimento di Susegana ne è la dimostrazione. Il confronto ha permesso di mantenere aperti tutti gli stabilimenti del nostro paese ma si é ribadito che lo stabilimento di Solaro è un importante punto di equilibrio del piano condiviso con Electrolux.”
“I lavoratori e le lavoratrici di Solaro - unico stabilimento in Italia che produce lavastoviglie - in questi anni hanno fatto enormi sacrifici, sopportando ammortizzatori che ne hanno ridotto gli orari di lavoro anche oltre il 50% con pesanti ricadute sulla retribuzione. Auspichiamo quindi che, a fronte degli ulteriori sacrifici chiesti per il prossimo anno - per il quale, come assicurato dal ministero, saranno prolungati a tutto il 2020 gli ammortizzatori sociali in scadenza alla fine di quest’anno - il nuovo piano industriale e la nuova piattaforma di prodotto possano garantire per gli anni a venire la salvaguardia delle produzioni e dei livelli occupazionali dello stabilimento milanese.”
“Nell’incontro di oggi - concludono Spera e Larghi - abbiamo inoltre formalizzato all’azienda l’apertura del confronto per il rinnovo del contratto integrativo del gruppo Electrolux; già dai prossimi giorni sono calendarizzate la riunione del coordinamento unitario e le assemblee di stabilimento per il varo della piattaforma.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 6 novembre 2019