Domenica, 22 Dicembre 2024

Fca-Psa. Fiom: governo deve avviare confronto a garanzia occupazione e produzione

“La decisione di FCA e PSA di avviare un negoziato per la fusione dei due gruppi, se dovesse raggiungere l’intento, determinerà un impatto importante sull’automotive in Europa e nel Mondo. Tenere fuori dal confronto fino ad oggi i lavoratori e la sua rappresentanza dimostra una mancanza di riconoscimento del ruolo che chi lavora rappresenta.

La fusione determinerebbe la nascita del 4º gruppo mondiale per la qualità e capacità dei lavoratori nella ricerca, sviluppo e produzione.

I lavoratori sono il centro ma non sono riconosciuti non solo dalla proprietà ma anche dal governo.

La Fiom considera la decisione del Governo italiano di svolgere un ruolo di “osservatori”, dopo aver convocato un tavolo istituzionale sull’automotive, inaccettabile.

Mentre il Governo francese ha chiesto che l’eventuale intesa garantisca i lavoratori e la produzione compresa la filiera in Italia c’è una disattenzione a una fusione che avrà ripercussioni su tutta l’industria italiana.

La Fiom chiede al Presidente del Consiglio e al Ministro dello Sviluppo Economico di rivedere la posizione assunta e svolgere il ruolo istituzionale che gli compete: ascoltare i rappresentanti dei lavoratori e aprire un confronto con FCA con l’obiettivo di garantire l’occupazione, la filiera dell’automotive e l’interesse del nostro Paese.

L’accordo tra FCA e PSA genererebbe da subito un risultato positivo per gli azionisti con una cedola di 5,5 miliardi che si aggiungerebbero ai risultati ottenuti dagli azionisti con la vendita di Magneti Marelli.

La Fiom ritiene che bisogna investire le risorse finanziarie per rilanciare un piano industriale che saturi la capacità produttiva con nuovi modelli innovativi ed ecologici.

Nel comunicato PSA ed FCA hanno evidenziato le possibilità di crescita di valore che a fusione determinerebbe anche alla luce di potenziali sinergie.

La Fiom chiede l’apertura di un confronto con l’azienda e la garanzia del governo per “riaprire gli stabilimenti italiani” visto che oggi sono in cassa integrazione tutti le fabbriche e garantire l’occupazione e la capacità di ricerca, sviluppo, ingegnerizzazione e produzione dall’assemblaggio alla componentistica nel nostro Paese.

La Fiom apra un confronto con i sindacati europei presenti nel gruppo, nei prossimi giorni sarà impegnata in assemblee e iniziative utili a supportare le richieste nei confronti di azienda e Governo”.

Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale e responsabile automotive

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 31 ottobre 2019

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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