”Si è tenuto oggi presso il Ministero del Lavoro l’esame congiunto per la proroga del contratto di solidarietà per i 1.793 lavoratori dello stabilimento FCA di Pratola Serra.
L’azienda ha richiesto un ulteriore anno di ammortizzatore sociale ed ha dichiarato un esubero temporaneo di 1.040 lavoratori.
L’azienda prevede un investimento, in corso, per la riorganizzazione della produzione del nuovo motore “final” di 50 milioni.
Oltre alle produzioni in corso per Cassino, Turchia, Melfi e l’America Latina, i lavoratori dell’FMA di Pratola Serra produrranno il motore diesel per il Ducato.
La Fiom ritiene importante l’investimento per l’allestimento del nuovo motore diesel utile ad assicurare volumi e la proroga della cassa integrazione ma è chiaro che per l’attuale organico non sarà saturato con la fine del CdS in un anno. Perché l’allineamento tra occupazione e volumi anche con il lancio del nuovo motore dovrà fare i conti con il calo di mercato del diesel in Europa e la prospettiva dello scioglimento dell’accordo su Sevel tra FCA e PSA.
La Fiom ritiene fondamentale continuare il confronto con l’azienda sulla futura missione produttiva dello stabilimento di Pratola Serra, perché è necessario usare il tempo a disposizione per avviare una transizione industriale anche con il contributo del Governo.
La Fiom ha chiesto che la gestione dell’ammortizzatore sociale sia equa a partita di mansione e che sia assicurata una rotazione e la formazione necessaria alla possibilità di impiego dei lavoratori nelle diverse aree di lavoro.
L’accordo siglato oggi dalla delegazione della Fiom garantisce il mantenimento dell’occupazione ma la garanzia produttiva e occupazionale è negli investimenti nella transizione su cui chiediamo un ruolo attivo dell’azienda e del governo”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e Giuseppe Morsa, segretario generale Fiom Avellino
Roma, 25 ottobre 2019