La segretaria nazionale ha visitato gli impianti e incontrato i lavoratori: “Qui c’è un grande potenziale, ma pesa fortemente l’incertezza sul futuro"
Toccare con mano la situazione degli impianti produttivi di Ast e confrontarsi direttamente con i lavoratori all’interno delle acciaierie di Terni, uno dei principali siti siderurgici del Paese nonché la più importante fabbrica dell’Umbria: era questo l’obiettivo dell’iniziativa “La Fiom in fabbrica” che ha portato oggi, giovedì 10 ottobre, a Terni la segretaria generale della Fiom Cgil nazionale, Francesca Re David, insieme a una delegazione della Cgil dell’Umbria, con il segretario Vincenzo Sgalla, della Camera del Lavoro e della Fiom di Terni.
La delegazione guidata da Re David è stata accolta dall’ad di Ast, Massimiliano Burelli, e ha effettuato una visita di oltre 3 ore nei vari reparti del sito produttivo, osservando l’intero ciclo e approfondendo l’organizzazione del lavoro, le misure per la sicurezza, l’innovazione tecnologica e gli aspetti ambientali. Nel pomeriggio, poi, assemblea con i lavoratori, non solo di Ast, ma anche dell’indotto e di altre realtà metalmeccaniche del territorio, nella quale si è parlato anche della piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale.
“È stata una giornata importante perché in questa grande realtà è possibile avere una visione completa del ciclo dell’acciaio - ha detto Francesca Re David - L’impressione che ne abbiamo ricavato è certamente positiva, si nota ad esempio una grande attenzione ai temi della sicurezza, frutto evidentemente anche di un impegno sindacale e di investimenti in cultura, tempo e innovazione. Un fatto molto importante - ha aggiunto Re David - nell’anno in cui i morti sul lavoro sono l’emergenza assoluta”. Tuttavia, sullo sfondo resta una grande incertezza legata alle scelte, ancora non chiare, della casa madre ThyssenKrupp. “È chiaro che avere un piano industriale che traguarda pochi mesi - ha detto ancora la segretaria Fiom - non dà tranquillità ai lavoratori e al territorio. Per questo come Fiom continuiamo a rivendicare con forza un piano industriale degno di questo nome, in grado di chiarire anche se l’attuale cassa integrazione è solo un fatto congiunturale, legato alle difficoltà di mercato, che certamente esistono, o nasconde dell’altro”.
“L’assenza di una strategia chiara e la mancanza di un piano industriale di rilancio alla lunga si paga - ha detto Claudio Cipolla, segretario generale della Fiom di Terni - ma il grande potenziale di questa fabbrica, che anche nella visita di stamattina abbiamo potuto verificare, non può non essere sfruttato. Anche perché Ast ha il grande vantaggio di produrre acciaio con forno elettrico, che è la direzione indicata dall’Europa per la siderurgia. E allora - ha concluso il segretario della Fiom ternana - è tempo che il governo nazionale metta in campo una politica industriale, che nel nostro paese manca da 20 anni e difenda le produzioni strategiche come la nostra”.
Terni, 10 ottobre 2019