“FCA ha confermato il piano di investimenti e il lancio di nuovi modelli Maserati. L'innovazione “eco” delle motorizzazioni e di guida assistita è la notizia che abbiamo chiesto a più riprese alla multinazionale per affrontare un mercato in forte competizione ed in grande evoluzione.
Il piano di lancio di nuovi modelli non garantisce l'occupazione degli stabilimenti interessati, vero punto di confronto tra Fiom e azienda, visto l'aumento dell'incidenza della cassa integrazione negli ultimi mesi in tutti gli stabilimenti.
Il piano Maserati dovrà fare i conti con il mercato, ad oggi quindi è impossibile affermare che sono risolti i problemi per i lavoratori che comunque è chiaro sino alla realizzazione del piano nel 2021 rischiano di vedere il loro salario integrato dalla cassa integrazione.
E' necessario un piano complessivo che con i modelli Maserati, Jeep, Alfa e FCA raggiunga la piena capacità produttiva di 1 milione e 400 mila veicoli e la piena occupazione dei lavoratori in tutti gli stabilimenti, compresi quelli dei motori.
In un momento di forte crisi complessiva dell'automotive in Italia e in Europa la decisione del Ministro dello Sviluppo Economico di convocare un tavolo di confronto è una novità positiva. E' indispensabile che a questo tavolo siedano tutti i protagonisti, a partire da Fca e dalle aziende della componentistica, per trovare le politiche innovative e gli investimenti necessari a rilanciare il settore”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 26 settembre 2019