Nonostante il richiamo alla responsabilità da parte delle organizzazioni sindacali, l'azienda non si è presentata all'incontro convocato per questa mattina al ministero dello Sviluppo economico, per la verifica del piano industriale che ormai sta disattendendo.
Nel piano presentato due anni fa in sede ministeriale non erano infatti previste né la chiusura della sede di Torino né i licenziamenti imminenti.
Un comportamento che ribadiamo essere arrogante e irrispettoso nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e irrispettoso verso le Istituzioni.
Per le organizzazioni sindacali il confronto prosegue domani al ministero del Lavoro, dopodiché sarà necessario che Dxc riveda la sua posizione e accolga l'invito del miSe a presentare un nuovo piano industriale che dia le necessarie garanzie occupazionali e un'inversione nelle relazioni industriali e istituzionali; anche in ragione del fatto che si tratta di un’azienda che lavora per metà del proprio fatturato con commesse pubbliche e che si accredita come partner istituzionale in questo settore.
Dichiarazione di Valentina Orazzini, responsabile Fiom per Dxc
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 26 settembre 2019