Bruno Papignani ci ha lasciato. Se ne è andato dopo una malattia lunga e dolorosa che ha affrontato con lo stesso spirito con cui ha vissuto la sua lunghissima militanza sindacale, a viso aperto, con coraggio e senza infingimenti, chiamando le cose con il loro nome.
Bruno si è iscritto alla Fiom nel 1974, quando lavorava alla Menarini Autobus di Bologna, nel ‘77 è diventato delegato e poi dirigente dei metalmeccanici della Cgil, per poi ricoprire il ruolo di segretario generale prima di Bologna, poi dell’Emilia Romagna. A livello nazionale ha ricoperto diversi incarichi dirigenziali, l’ultimo quello di responsabile nazionale della cantieristica.
Bruno ha lasciato il ruolo di segretario regionale della Emilia Romagna lo scorso 9 maggio, quando la fibrosi polmonare non gli permetteva più di svolgere il suo lavoro. In quell’occasione scriveva che la Fiom gli aveva insegnato “che non esistono soluzioni improvvise e miracolose, bisogna (come sempre) lottare anche quando le probabilità di vincere sono limitate”.
Se stesso fino alla fine, ha dedicato i suoi ultimi giorni a un’Associazione che raccoglie fondi contro la fibrosi polmonare a cui ha devoluto i proventi di un piccolo e bel libro di racconti, “Il canto del Cutimone”, scritto nei giorni del ricovero ospedaliero.
A Fiorella, a tutti i suoi cari, amici e compagni un grande abbraccio da tutta la Fiom.