Si è svolto ieri al miSe l'incontro richiesto dalle segreterie di Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali per verificare gli impegni assunti nel precedente incontro da parte del ministero della Difesa e la definizione del piano industriale da parte dell'Amministrazione straordinaria, al fine di trovare un acquirente che rilevi la società Piaggio Aero.
Nell'incontro, i rappresentanti del ministero della Difesa hanno confermato i fabbisogni previsti e le commesse già annunciate per la revisione e la manutenzione dei motori da assegnare a Piaggio Aero, le quali saranno confermate entro luglio 2019, e ulteriori commesse (acquisto di 9 nuovi P180 e finalizzazione della certificazione del P1HH) i cui contratti dovrebbero vedere il via libera entro la fine dell'anno in corso.
Pur registrando positivamente il primo sblocco di commesse già precedentemente annunciate, rimangono grosse perplessità sulle prospettive industriali dei siti di Piaggio Aero. I tempi sono fondamentali per il buon esito della vertenza, a partire dalla presentazione del piano industriale, che su richiesta dell'amministratore straordinario e confermato dal miSe, è stato spostato alla fine del mese di agosto. L'azienda è in sofferenza sia dal punto di vista della liquidità per far fronte ai prossimi carichi di lavoro, come del resto tutto l'indotto che sarà fondamentale per la ripartenza. La fase di incertezza ha visto diminuire ulteriormente i livelli occupazionali per dimissioni volontarie, l'utilizzo della cigs, seppur in linea con quanto annunciato, non pare vedere una diminuzione a breve, anzi i 300 lavoratori che sarebbero dovuti rientrare al lavoro con lo sblocco delle commesse sopracitate come verbalizzato nel precedente incontro, ad oggi nessuno sa dire quando rientreranno.
Inoltre, sui tempi e sulle sinergie utili a far entrare Piaggio Aero nei programmi militari europei ad oggi non si hanno conferme, analoga incertezza è presente rispetto alle manifestazioni di interesse, seppur non vincolanti, pervenute rispetto al bando presentato dall'amministratore straordinario, le quali pur in un ambito di riservatezza non paiono ad oggi vedere soggetti industriali intenzionati al rilancio dell'intero perimetro di Piaggio Aero.
Pertanto come Fiom-Cgil riteniamo che da subito debbano essere avviati i confronti territoriali per verificare i carichi di lavoro e il rientro dei lavoratori rispetto alle nuove commesse, e che nel mese di luglio sia convocato al miSe un incontro nel quale vengano preannunciate alle organizzazioni sindacali le linee guida del piano industriale. Lo stesso dovrà avere come base preliminare il mantenimento del perimetro occupazionale e le prospettive per il rilancio industriale di Piaggio Aero, che consentano manifestazioni e offerte di acquisto reali da parte di soggetti credibili a livello industriale ed economico.
Dichiarazione congiunta di Francesca Re David, segretaria generale Fiom, e Claudio Gonzato, responsabile Fiom per Piaggio Aero
Roma, 21 giugno 2019