“E' stato sottoscritto un verbale di accordo che registra degli avanzamenti nel confronto con Ast di Terni. I punti di intesa raggiunti sono sugli investimenti (60 milioni di euro 2018-2020), sulla produzione di un milione di tonnellate di acciaio liquido e sull'aumento del 12% delle produzioni laminate a freddo. In merito all'occupazione, gli organici rimangono sostanzialmente invariati nella vigenza dell'accordo con uscite volontarie e incentivate, e contestuale stabilizzazione dei contratti in somministrazione.
Al verbale è stata allegata una dichiarazione delle organizzazioni sindacali sulla necessità che Ast assuma una piena responsabilità sociale nei confronti dell'insieme della forza lavoro e quindi anche in quella impiegata nelle lavorazioni in appalto. Contemporaneamente si avvia il confronto sull'integrativo aziendale con l'impegno di giungere ad un accordo entro il 28 giugno.
Il verbale di intesa sottoscritto oggi sarà portato alla valutazione dell'assemblea dei lavoratori a partire dalla prossima settimana. Si tratta di un'intesa che risente dell'incertezza rispetto agli assetti definitivi della capogruppo Thyssen, dopo la mancata fusione con Tata Steel, che dovrebbero avere comunque ricadute di assestamento e di sviluppo del ruolo strategico che il sito ternano assume per il gruppo stesso e per la produzione dell'acciaio in Italia. Non si tratta quindi di un piano industriale di medio o lungo periodo ma di linee guida che governano la transizione verso le scelte definitive di Thyssen”.
Lo dichiara Gianni Venturi segretario nazionale Fiom-Cgil
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 12 giugno 2019