“Il ministro dell'Ambiente ha emanato un provvedimento di riesame dell'Autorizzazione di impatto ambientale (Aia) in riferimento alle emissioni dello stabilimento ex Ilva, ora ArcelorMittal, di Taranto. Un restringimento delle norme ambientali non solo rispecchia il sentimento di una buona parte dei cittadini di Taranto ma è del tutto in linea con le richieste che la Fiom ha sempre avanzato in questi anni e che hanno portato a risultati nella trattativa per il passaggio da Ilva ad ArcelorMittal. La Fiom continua a rivendicare, inoltre, l’urgenza della valutazione preventiva di impatto sanitario.
Da una parte è necessaria una verifica continua dell’attuazione del piano industriale e del risanamento ambientale, e dall’altra occorre avviare le bonifiche, che sono in capo all’amministrazione straordinaria, e che non sono ancora partite.
Un grande gruppo siderurgico come ArcelorMittal deve saper sviluppare la più innovativa tecnologia per dare seguito al piano ambientale. Punto sul quale come Fiom continueremo a fare la nostra parte anche alla luce di queste eventuali nuove limitazioni. Nel prossimo incontro fissato per il prossimo 10 giugno approfondiremo anche il tema ambientale insieme a quelli che riguardano produzione e occupazione”.
Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil.
Ufficio stampa Fiom nazionale
Roma, 28 maggio 2019