“In data 10 settembre l'incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico aveva stabilito in un verbale le tappe per la risoluzione della vertenza in corso per gli stabilimenti di Bologna e di Flumeri (Avellino) di Industria Italiana Autobus. Il verbale prevedeva l'impegno da parte dell'azienda al pagamento degli stipendi arretrati, dei contributi, e delle utenze. I lavoratori di IIA hanno ricevuto le spettanze nella giornata di ieri grazie all'intervento positivo della Regione Emilia-Romagna in favore dell'azienda di trasporto pubblico locale.
Tuttavia, oggi siamo informati da una comunicazione dell'azienda che è stata ultimata, sempre nella giornata di ieri, la due diligence con Invitalia, e che non è pervenuta “nessuna manifestazione di interesse del Gruppo Ferrovie dello Stato”. Dal momento che l'azienda riconvoca per il 9 ottobre prossimo l'assemblea dei soci per discutere sull'ipotesi di liquidazione e visto che nell'incontro del 10 settembre era già previsto un incontro di monitoraggio, la Fiom ritiene indispensabile che il Ministero dello Sviluppo Economico convochi tutte le parti per affrontare il tema degli assetti societari e del piano industriale e occupazionale.
I lavoratori di Industria Italiana Autobus non possono più essere tenuti appesi ad un filo: è ora che si passi dalle parole ai fatti”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil, Bruno Papignani, segretario generale Fiom-Cgil Emilia-Romagna e Sergio Scarpa, segretario generale Fiom-Cgil Avellino.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 25 settembre 2018
Industria Italiana Autobus. Fiom: inaccettabile che i lavoratori siano ancora appesi a un filo
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