Domenica, 24 Novembre 2024

[la Repubblica] Marchionne visita la Maserati: via libera ai trasferimenti da Mirafiori

Blitz a sorpresa dell'ad Fiat alla fabbrica di Grugliasco. Il top manager si confronta con gli operai e toglie il blocco agli straordinari e allo spostamento di 500 persone dallo stabilimento di corso Tazzoli

di STEFANO PAROLA

 

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/06/23/news/marchionne_visita_la_maserati_via_libera_ai_trasferimenti_da_mirafiori

 

Non se lo aspettava quasi nessuno, neppure buona parte del top management di Fiat-Chrysler, che lo credeva negli Usa. Eppure questa mattina Sergio Marchionne si è presentato alla Maserati di Grugliasco. Ha camminato tra le linee di produzione e si è confrontato con alcuni capi-squadra, accompagnato da Luigi Galante, dirigente delle Officine di corso Allamano. L'amministratore delegato di Fca voleva capire a fondo i motivi che hanno spinto l'11 per cento dei lavoratori ad aderire allo sciopero indetto una settimana fa dalla Fiom-Cgil.

La protesta aveva spinto il timoniere di Fiat-Chrysler a imporre il blocco degli straordinari e a fermare il trasferimento di 500 lavoratori dalle Carrozzerie di Mirafiori (oggi quasi ferme) alla Maserati di Grugliasco e a scrivere una lunga lettera alle tute blu. Alla fine, ha prevalso il buon senso. Dopo aver parlato con le tute blu, Marchionne si sarebbe infatti rivolto a Galante dicendo: "Allora, vogliamo trasferire questi 500 addetti?". Il dirigente avrebbe allargato le braccia spiegando che le richieste del mercato parlavano da sole. Insomma, Marchionne è tornato sui suoi passi: niente più blocco degli straordinari e via libera allo spostamento delle tute blu da Mirafiori.

Nella riunione si è parlato anche del contratto aziendale. Marchionne  ha detto di essere disponibile a dare l'aumento contrattuale ma vorrebbe darlo solo a chi lavora. "Meglio qualcosa in meno ma a tutti", hanno replicato i delegati.

"E' stato un blitz a sorpresa, ma non ci stupisce più conoscendo l'eclettismo imprenditoiale dell'ad", commenta Claudio Chiarle, segretario della Fim-Cisl Torino, le cui rsa si sono confrontate a lungo con Marchionne. "Non ho mai creduto al fatto che l'azienda bloccasse lo stabilimento Maserati e sinceramente pensavo che ci mettesse un po' più di tempo per uscire dal vicolo cieco in cui si era cacciata. D'altra parte, poteva risolvere la questione solo chi aveva preso la decisione". Alla Fim comunque interessano "i fatti concreti: chiediamo che si affrontino i problemi dei lavoratori della Maserati di Grugliasco e pensiamo che le parti debbano subito incontrarsi per avere da Fca il quadro chiaro su Mirafiori e Cassino".
 
Critica la Fiom, che con il segretario provinciale Federico Bellono parla di "marcia indietro" da parte del top manager e spiega: "Se, come pare, Marchionne è stato a Grugliasco anche per rendersi conto di persona della situazione, bene avrebbe fatto a incontrare anche i delegati della Fiom-Cgil, tanto più se lo sciopero di un'ora da loro indetto una settimana fa è stato una delle pietre dello scandalo. Il fatto che l'amministratore

delegato della Fiat smentisca se stesso a distanza di pochi giorni non ci stupisce, dato che avevamo ritenuto fin dall'inizio poco credibile la ritorsione annunciata da Fiat".

 

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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