“La direzione aziendale FCA ha comunicato il fermo produttivo sulle linee Giulietta per la giornata di lunedì 8 ottobre per mancanza di materiale allo stabilimento di Cassino. Sono come di consueto i cavi che all'occorrenza vengono meno bloccando così la produzione dello stabilimento.
Questa situazione si ripete da tempo. E questi fermi produttivi vengono sì retribuiti in busta paga, ma vengono convertiti in ore di permessi che ricadono sui lavoratori.
Oltretutto, l'intero stabilimento sarà fermo dal 24 al 31 ottobre. In un periodo di ammortizzatori sociali, le condizioni per i lavoratori diventano sempre più difficili”. Lo dichiara Donato Gatti, segretario generale Fiom Frosinone e Latina.
“Da Cassino a Torino la situazione non cambia, - aggiunge Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive - si conferma l'allarme rosso per gli stabilimenti. Fca ha comunicato il ricorso alla cassa integrazione ordinaria nello stabilimento Presse di Mirafiori nei giorni 2, 8, 9, 15 e 16 novembre che si vanno ad aggiungere alle 10 giornate di fermo di ottobre. Per la Carrozzeria di Mirafiori plant è stata comunicata anche la sospensione dell'attività produttiva del Maserati Levante per il 2 novembre. Ad aumentare l'incertezza ci sono anche le situazioni complesse degli stabilimenti Magneti Marelli e di quelli che producono motori a diesel.
E' ora di aprire un confronto con le istituzioni, sia a livello regionale che nazionale. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, convochi un tavolo sull'automotive e sul futuro degli stabilimenti Fca nel nostro Paese”.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 5 ottobre 2018
Fca. Fiom, ancora stop e ammortizzatori sociali a Cassino e Torino
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