"Oggi si è svolto al Ministero del Lavoro l'incontro di verifica previsto nell'accordo di cassa integrazione straordinaria stipulato il 19 luglio scorso. La Fiom ha evidenziato il ritardo degli investimenti previsti per la predisposizione degli impianti per la produzione dei nuovi modelli. Per la Fiom tale ritardo determina un disallineamento tra il tempo necessario per la realizzazione dei nuovi modelli e la copertura del periodo di Cigs che terminerà il 10 settembre del 2019.
La Fiom ha chiesto che il confronto con il Ministero e l’azienda abbia l’obiettivo di prevenire ulteriori problemi sui lavoratori di Pomigliano e Nola visto che con settembre 2019 a norme vigenti non vi sarebbero più ammortizzatori sociali utilizzabili.
L'azienda, che ha riconosciuto il ritardo degli investimenti determinatosi con cambio al vertice, ha garantito che con l’ufficializzazione del dettaglio del piano industriale darà riscontro positivo per i lavoratori di Pomigliano e che tale riscontro garantirà la piena occupazione per tutti i lavoratori.
La Fiom prende atto delle dichiarazioni dell’azienda pur ritenendo che i tempi di lancio di un nuovo modello e di allestimento di una nuova linea difficilmente potranno coincidere con il periodo della Cigs.
La Fiom nell'incontro di novembre affronterà i problemi derivanti dal ritardo del piano e i tempi di realizzazione per mettere in sicurezza i livelli occupazionali. Dopo aver ascoltato le preoccupazioni della Fiom e le dichiarazioni dell'azienda, il Ministero ha chiesto a Fca di predisporre un nuovo incontro di verifica dopo il 30 novembre. Per l'importanza che copre l’automotive per gli interessi generali del Paese, la Fiom ha chiesto al Governo di svolgere un ruolo attivo per il rilancio del settore che è coinvolto in una complessa fase di trasformazione e nell’incontro del 31 ottobre solleciterà affinché predisponga una cabina di regia sul settore”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom-Cgil nazionale e responsabile automotive e Francesco Percuoco della Fiom-Cgil nazionale.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 26 ottobre 2018