Si è tenuto questa mattina al ministero dello Sviluppo economico l'incontro per la vertenza della Ball beverage, azienda che produce lattine per bevande che, a ottobre scorso, ha annunciato di voler chiudere lo stabilimento di San Martino sulla Marruccina (Ch).
“Per quanto ci riguarda, ma lo stesso ha espresso anche il governo – ha dichiarato Mirco Rota della Fiom nazionale – la richiesta dell'azienda è inaccettabile, sia nelle modalità che nei tempi.”
“Non è comprensibile che si chiuda lo stabilimento di Chieti e non si faccia chiarezza sulle prospettive di quello di Nogara spostando per circa un anno la produzione in Serbia. È un'operazione violenta, sia per i tempi che per l’impatto sociale, che non ci convince affatto e deve essere rivista.”
“Insieme ai rappresentanti del ministero abbiamo chiesto di utilizzare ammortizzatori sociali, andando anche oltre i 75 giorni previsti, con l’obiettivo di mantenere lo stabilimento di San Martino e la salvaguardia degli occupati.”
“Il tavolo di confronto al ministero – conclude – deve servire per affrontare la situazione di tutti e due gli stabilimenti, a partire dal problema più grave dello stabilimento di San Martino, dando certezze anche ai lavoratori dello stabilimento veronese.”
L'azienda si è riservata di dare una risposta alle richieste di sindacati e governo alla riconvocazione del tavolo che si terrà fra una decina di giorni al ministero.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 15 novembre 2018
Ball beverage. Inaccettabile la decisione di chiudere
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