“Si è svolta questa mattina un'assemblea di due ore davanti ai cancelli dello stabilimento Blutec a Termini Imerese, a cui c'è stata un'ampia partecipazione da parte dei lavoratori. E' inaccettabile che si sia bloccato il piano di reindustrializzazione e rioccupazione dei lavoratori. Il contenzioso apertosi tra Invitalia e Blutec riguarda l’avvio delle procedure per la restituzione dell'investimento pubblico non rendicontato da Blutec a copertura dei venti milioni di euro ricevuti di finanziamento per la ripresa produttiva dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese. Il progetto di rioccupazione deve andare avanti e la direzione aziendale deve chiarire tutti i problemi finanziari che si sono accumulati insieme al ritardo sul piano industriale.
E' necessario che Fca garantisca le commesse che servono a far ripartire gli impianti fermi dal 2011. Nel corso dell'assemblea di oggi, organizzata unitariamente da Fim, Fiom e Uilm, abbiamo anche ribadito che il ritardo nell'attuazione del piano di reindustrializzazione e rioccupazione non è più tollerabile. Non è più tempo delle attese.
Dopo l'assemblea di oggi lanceremo un percorso di mobilitazione permanente a partire da giovedì 26 aprile, giornata in cui è stata convocata una nuova assemblea per decidere le iniziative da mettere in campo nei prossimi giorni. Sono necessarie risposte immediate sulla rioccupazione dei 700 lavoratori ex Fiat e dei 300 dell'indotto. Nel frattempo chiediamo urgentemente che sia riconvocato il tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico con le organizzazioni sindacali, Invitalia, Blutec e la Regione Sicilia”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e Roberto Mastrosimone, segretario regionale Fiom Sicilia.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 20 aprile 2018