Per Roberta Turi, della segreteria nazionale Fiom, e Candido Omiciuolo, coordinatore del settore delle installazioni telefoniche, "il piano di Telecom rischia di produrre effetti estremamente negativi sull’occupazione e sulle condizioni di lavoro dei lavoratori delle aziende che lavorano in appalto".
"Il ribasso dei contratti chiesto dal gruppo - continuano - non consentirebbe neppure di applicare il contratto nazionale ai lavoratori."
"La Fiom chiede un intervento immediato del ministero su Telecom Italia per impedire un peggioramento delle condizioni dei lavoratori del settore delle installazioni telefoniche ed eventuali esuberi."
"È una situazione inaccettabile - concludono Turi e Omiciuolo - nel momento in cui si stanno facendo investimenti pubblici ingenti per diffondere la banda ultra larga nel paese."
Lo sciopero avverrà in concomitanza con un’incontro previsto al ministero dello Sviluppo economico, alle 15, proprio su questo tema. Sono previsti presìdi di fronte a sedi e centrali Telecom in tutta Italia.
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 16 marzo 2018