Anche quest'anno Fca e Cnhi hanno comunicato i risultati del premio di efficienza, senza nessun confronto negoziale tra azienda e sindacati firmatari, ed escludendo dall'incontro la Fiom. Premio calcolato non come il risultato della redistribuzione di quanto guadagnato dall’azienda, ma di quanto risparmiato in ogni singolo stabilimento.
I risultati finanziari conseguiti dal management hanno garantito utili altissimi alla proprietà, mentre per molti lavoratori italiani permangono i problemi salariali legati agli ammortizzatori sociali, che pesano ogni mese sulle buste paga.
La “roulette russa” del premio quest'anno ha colpito le lavoratrici e i lavoratori degli stabilimenti Cnhi di San Mauro, Lecce, Foggia, Brescia mezzi speciali e Magneti Marelli di Napoli, che non vedranno un euro in più.
Per la Fiom il sistema salariale previsto dal Contratto collettivo specifico di lavoro in Fca e Cnhi deve essere, con la scadenza del contratto, completamente rinegoziato, perché così com'è penalizza le lavoratrici e i lavoratori dei due gruppi.
E’ ora di aprire un negoziato vero con l'azienda, in cui siano i lavoratori protagonisti della contrattazione del salario, a partire dall'aumento della paga base, oggi inferiore rispetto ai metalmeccanici a cui si applica il contratto nazionale, e da un sistema premiante che parta dal riconoscimento del lavoro delle persone.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 1 febbraio 2018