“Si è tenuto oggi in direzione Lavoro della Regione Veneto l’incontro per la procedura di licenziamento collettivo per 67 lavoratori della Lovato Gas, stabilimento vicentino del Gruppo Landi Renzo, leader nel settore dei sistemi di alimentazione a Metano e Gpl. La multinazionale di Reggio Emilia ha accettato la proposta della Fiom Cgil e delle istituzioni Venete, di prorogare la scadenza della procedura di mobilità al 15 dicembre, per dare tempo alle parti di approfondire sul possibile utilizzo di ammortizzatori sociali per i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento.
Oggi siamo riusciti a prorogare di 10 giorni la scadenza della procedura e ottenere la possibilità dell’utilizzo di ammortizzatori sociali, facendo prima le opportune verifiche.
L'azienda però continua a ribadire di voler delocalizzare parte delle produzioni in Polonia, India e Iran per ridurre il costo del lavoro e poter ottemperare al piano di rientro con le banche.
Noi continuiamo a dire invece che Lovato può avere un futuro anche a Vicenza, perché è un 'azienda in salute e ancora a pieno regime, con tutti i lavoratori in piena attività. E le prospettive del settore dei carburanti alternativi, che quest’anno è in crescita dopo due anni di calo, fanno pensare che mantenere le attività nello stabilimento vicentino possa ancora essere strategico.
Il 5 dicembre prossimo si terrà un altro incontro con l’azienda, stavolta per gli stabilimenti di Reggio Emilia, dove l’azienda ha presentato un piano con altri 79 esuberi. Anche lì faremo valere le ragioni della Fiom.
Sul piano complessivo, auspichiamo che il governo consideri gli incentivi per il settore auto, con l’obiettivo di favorire il rinnovamento del parco macchine circolante, uno dei più vecchi e inquinanti del continente, con veicoli a propulsione alternativa che nel nostro paese, nonostante la crescita di ibrido ed elettrico, sono ancora in gran parte rappresentati da motori Bi-fuel Benzina-Gpl e Benzina-Metano”.
Così Andrea Brunetti, della Fiom nazionale, dopo il tavolo tenutosi oggi in Regione Veneto.
Roma, 1 dicembre 2017