Sciopero e presidio alla portineria. Immediata, questa mattina, la risposta dei lavoratori di Genova all'annuncio, dato ieri da Abb, di aprire a livello nazionale la procedura per lo scorporo di ramo d’azienda, cedendo il settore Epc Oil&gas, che progetta impianti chiavi in mano per il settore energetico.
Sono 203 i lavoratori coinvolti dalla procedura ex art. 47, prevalentemente alte professionalità del settore ingegneristico: 184 nello stabilimento di Sesto san Giovanni a Milano (che impiega circa 1.000 addetti), 19 in quello di Sestri ponente a Genova (con circa 200 dipendenti).
Al presidio di questa mattina, in solidarietà con i lavoratori di Abb sono arrivate delegazioni con gli striscioni dell'Ilva, di Leonardo e di Ansaldo Sts.
Abbiamo appreso della decisione di Abb da un comunicato stampa dell'azienda, che successivamente ha informato i lavoratori coinvolti attraverso una videoconferenza, ignorando le organizzazioni sindacali.
La situazione è preoccupante. La multinazionale svizzera vuole dismettere uno dei settori a più alta tecnologia, un fiore all'occhiello degli stabilimenti italiani di Abb.
Per la Fiom è necessario che venga aperto immediatamente un tavolo di confronto per evitare di perdere ancora una volta una produzione di eccellenza.
Domani pomeriggio è prevista un'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori nello stabilimento di Sesto San Giovanni.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 23 novembre 2017