“Questa mattina dalle 5 i lavoratori Aferpi Piombino si sono riuniti in presidio, bloccando l'attività dello stabilimento, in vista dell'incontro convocato dal ministro Calenda per il prossimo lunedì in ragione della scadenza dell'addendum siglato da Governo e Cevital. L'azienda, nei fatti, si è dimostrata sotto tutti i punti di vista inaffidabile e inadempiente rispetto agli impegni assunti con il Governo.
La Fiom chiede al Governo un intervento risolutivo nei confronti di Rebrab, che deve lasciare la proprietà dell'azienda. Dopo di che, il Governo è tenuto ad assumere la governance dell'azienda per favorire nel più breve tempo possibile la ripresa delle attività con le strumentazioni economiche e finanziarie adeguate. Va avviato da subito un lavoro di individuazione dei soggetti industriali in grado di garantire la ripresa produttiva dell'acciaio. E nel frattempo, devono essere garantiti ai lavoratori adeguati ammortizzatori sociali finalizzati al reinserimento lavorativo.
Il Governo non può tergiversare e nemmeno concedere proroghe, ma solamente adottare gli atti necessari affinchè si concluda positivamente la vertenza”.
Mirco Rota, coordinatore Fiom per la siderurgia
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 27 ottobre 2017