“Un passo avanti è stato compiuto oggi verso l'effettivo utilizzo dei 30 milioni residui, relativi al 2016, per le politiche attive. Fondi che potrebbero essere utilizzati dalla Regione Toscana in favore dei lavoratori dell’indotto, a partire dalla vertenza dell'Aferpi Piombino, che questa mattina hanno organizzato un presidio davanti al Ministero del Lavoro. Solo nella Regione Toscana sono oltre 6mila i lavoratori dell'indotto e delle piccole e medie imprese che hanno utilizzato tutti gli ammortizzatori sociali disponibili, sia ordinari che in deroga.
La Regione ha completato tutti i passaggi necessari allo sblocco di queste risorse, tra cui la rendicontazione all’Inps delle somme non spese nel triennio 2014-2016 per queste misure. Mentre l’Inps ha da poco certificato la rendicontazione e ha presentato una bozza di convenzione che è alla firma da parte del Presidente dell'ente previdenziale e che potrebbe essere utilizzata da tutte le Regioni.
Questa mattina si è svolto un incontro con i vertici del Ministero del Lavoro, al termine del quale abbiamo deciso di chiedere alla Regione Toscana di avviare un confronto, anche con Cgil, Cisl e Uil, per definire le modalità e i criteri di utilizzo dei fondi residui per tutti i lavoratori da inserire nel bando regionale che dovrà essere emanato.
Rispetto alla drammatica situazione che stanno vivendo tutti i lavoratori per la fine degli ammortizzatori sociali, dovuta alla modifica introdotta dal Jobs Act, è necessario che la manovra finanziaria del Governo contenga risorse finalizzate alla continuità degli ammortizzatori sociali”. Lo dichiarano in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom e Mirco Rota, coordinatore Siderurgia Fiom.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 18 ottobre 2017