“Lo stop di oggi alla trattativa, deciso dal ministro Carlo Calenda, è merito degli scioperi e delle manifestazioni che i lavoratori hanno fatto questa mattina. L'impegno del governo sulla garanzia al mantenimento dei livelli retributivi dei lavoratori è importante ma non sufficiente. Noi non vogliamo nessun esubero, e devono essere tutelati anche i lavoratori dell'indotto che sono più di 7.000. Inoltre, va garantito il rispetto dell'accordo di programma per lo stabilimento di Cornigliano.”. Così la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David, al termine dell'incontro sulla vertenza Ilva.
“Il governo ha fatto la sua parte, poiché le condizioni poste da Am InvestCo sono diverse da quelle che le hanno consentito di aggiudicarsi la gara. Ma deve essere chiaro che per noi le condizioni di lavoro e l'eliminazione degli esuberi devono viaggiare di pari passo. Tutto il piano industriale va rivisto perché non è un piano che consente un ruolo strategico alla siderurgia in questo paese.”
“Il tema occupazione, d'altra parte, è per la Fiom prioritario. Non esiste nessuna possibilità di trattativa se sul tavolo ci sono dei licenziamenti. La mobilitazione continua, nelle prossime ore saranno convocate assemblee nei posti di lavoro e sarà varato un pacchetto di ore di sciopero.”
Francesca Re David, segretaria generale Fiom
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 9 ottobre 2017