La scomparsa di Stefano Rodotà è una perdita gravissima per la democrazia del nostro paese. Rodotà ha dedicato la sua vita di studioso, giurista e politico alla difesa e all’applicazione della nostra Costituzione che considerava il principale strumento per combattere le ingiustizie e affermare i diritti sociali e civili.
Stefano è stato un militante della democrazia, contribuendo con passione, lucidità e generosità allo sviluppo del paese e a molte delle sue conquiste nel segno della libertà e dell’eguaglianza.
Sempre attento ai problemi e ai bisogni delle classi lavoratrici è stato al nostro fianco in tutte le battaglie. In particolare, in questi ultimi anni, ha sostenuto le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici e della Fiom nella lotta contro le discriminazioni sindacali alla Fiat, nella difesa e nell’applicazione dei diritti sanciti dalla Costituzione ma troppo spesso elusi, a partire dal diritto al lavoro e alla dignità nel lavoro: ce lo ricordiamo, con la forza e il rigore che gli erano propri, in piazza a Pomigliano contro la Fiat, in Piazza del Popolo a Roma nella manifestazione “Costituzione: la via maestra”, al nostro ultimo congresso a Rimini, fino alla battaglia vinta nel referendum dello scorso 4 dicembre.
Ci mancherà moltissimo. Alla famiglia e compagni con cui abbiamo condiviso tante battaglie va tutta la nostra vicinanza e il nostro abbraccio.
Maurizio Landini
Roma, 23 giugno 2017
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Roma, 28 marzo 2015 - UNIONS
Roma 18 maggio 2013 - manifestazione nazionale Fiom
Roma, 12 ottobre 2013 - Costituzione. La via maestra
Roma, 7 giugno 2015 - Coalizione sociale
Stefano Rodotà: "Indispensabile essere in piazza con la Fiom il 18 maggio"