Ancora un morto sul lavoro. È successo stamani alla Wärtsila di Trieste e subito i lavoratori dello stabilimento, insieme a quelli dei siti di Genova e Napoli, sono scesi in sciopero.
Il tema della sicurezza irrompe ancora una volta con forza e in forme drammatiche.
Ancora una volta più che le parole servono controlli, prevenzione e protezione. Occorrono diritti e cultura della sicurezza.
Ancora una volta, e sempre più spesso, questi episodi accadono nelle svariate forme del lavoro d'appalto spesso sconosciute e figlie di una deregolamentazione assurda ai danni di chi lavora che i governi e il parlamento hanno perseguito in questi anni.
Oltre ad esprimere vicinanza alla famiglia del lavoratore scomparso, la Fiom annuncia che come sempre, in attesa che si accertino le cause e le responsabilità dell'incidente, si costituirà parte civile.
Per la Fiom nazionale, Bruno Papignani
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 5 giugno 2017