È stata sottoscritta quest'oggi, nella sede di Assolombarda a Milano, tra Fim, Fiom, Uilm e Federorafi, l'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto nazionale degli addetti del settore orafo, argentiero e della gioielleria.
In particolare, l’ipotesi di accordo prevede:
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una rivalutazione, in via sperimentale come per il ccnl Federmeccanica, dei minimi tabellari in vigore con la busta paga di giugno 2017 sulla base dell'Ipca registrato nel 2015 e 2016 e l'adeguamento dei minimi a giugno di ciascun anno di vigenza del contratto sulla base dell'indice Ipca;
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un importo “una tantum” per tutti i lavoratori in forza al 1° giugno 2017 pari a 80 euro da erogare con la busta paga di ottobre 2017;
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100 euro di welfare contrattuale (flexible benefit) dal 1° gennaio 2018; 150 euro dal 1° giugno 2019; 200 euro dal 1° giugno 2020;
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assistenza sanitaria integrativa a partire dal 1° aprile 2018 per tutti i lavoratori dipendenti e i familiari a carico con contribuzione pari a 156 euro a totale carico dell'azienda;
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incremento della contribuzione a carico dell'azienda, per i lavoratori iscritti alla previdenza complementare (Cometa), fino all'1,6% dei minimi tabellari;
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il diritto soggettivo alla formazione per tutti i lavoratori, a partire dal 1º giugno 2017, con 24 ore di formazione aziendale nel triennio;
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recepimento nel contratto dell'utilizzo dei congedi parentali a ore e la programmazione dei permessi previsti dalla legge 104;
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una disciplina comune per operai, impiegati e intermedi riguardo scatti di anzianità e periodo di prova, superando le discipline speciali e mantenendo la maturazione di 5 scatti biennali;
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validità fino al 30 giugno 2020.
Come prevede il percorso di validazione sottoscritto da Fim, Fiom, Uilm e Federorafi l'ipotesi d'accordo raggiunta oggi verrà illustrata nelle assemblee nei luoghi di lavoro e sottoposta i prossimi 5 e 6 giugno al referendum tra le lavoratrici e i lavoratori interessati. Successivamente, in caso di esito positivo della consultazione si procederà alla sottoscrizione formale dell'intesa.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 18 maggio 2017