Nei giorni scorsi è stata depositata presso la Camera dei deputati, da parte dell’onorevole Marco Miccoli, un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico riguardo la Fondazione Ugo Bordoni (Fub) per segnalare il fatto che il suo consiglio di amministrazione opera, ormai da 5 anni, in regime di prorogatio. Dal 2012 non si è mai proceduto alla nomina dei nuovi consiglieri e i risultati economici degli ultimi esercizi finanziari sottolineano una continua passività dell’ente.
La Fiom, preoccupata del futuro di un ente che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento scientifico in ambito pubblico, ritiene che il governo debba intervenire immediatamente per salvaguardare la Fub, rilanciandola e recuperando il suo ruolo statutario di istituzione di alta cultura e ricerca, con lo scopo di effettuare e sostenere ricerche e studi scientifici e applicativi nel campo dell'Ict, al fine di promuovere il progresso scientifico e l'innovazione tecnologica. La Fondazione deve essere valorizzata come strumento tecnico-scientifico di supporto delle istituzioni, a partire dal ministero dello Sviluppo economico da cui è vigilata.
La Fiom chiede che il governo convochi immediatamente le organizzazioni sindacali che hanno più volte richiesto un incontro per discutere del futuro della Fub e dei suoi dipendenti. Deve quindi essere nominato al più presto un nuovo cda, che abbia il necessario spessore tecnico-scientifico per gestire una riorganizzazione dell'ente che tenga conto di tutte le competenze presenti, in relazione alle esigenze del contesto pubblico, rispetto allo stato attuale dell'Ict e agli investimenti in corso nella banda ultralarga, nell'industria 4.0 e nella ricerca e sviluppo nell'ambito delle nuove tecnologie, come l'Ngn e il 5g.
Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 27 aprile 2017