Si è svolto oggi pomeriggio l’incontro tra la Direzione Oerlikon Graziano dello stabilimento di Rivoli, le Rsu e le organizzazioni sindacaliper discutere del licenziamento del lavoratore rientrato in servizio dopo un periodo di malattia, durante il quale ha subìto il trapianto del fegato.
Nel corso dell’incontro l’azienda ha smentito le notizie di stampa relative al ritiro del licenziamento, ma ha assunto l’impegno a trovare una soluzione condivisa con il lavoratore. La Fiom auspica si tratti della revoca del provvedimento.
La mobilitazione straordinaria dei lavoratori, scesi in sciopero appena appresa la notizia, ha portato in primo piano una vicenda che rivela sia lo stato di degrado cui sono giunte le relazioni industriali in Oerlikon, sia l’affermarsi di una logica arbitraria nel rapporto della Direzione aziendale con i lavoratori.
E’doveroso ricordare, infatti, che altri due licenziamenti, a nostro giudizio ingiustificati e dalla connotazione ritorsiva, sono stati decisi in questi giorni ai danni di due lavoratori iscritti alla Fiom. In un caso, quello di Bari,colpisce anche la sinistra coincidenza con le motivazioni addotte per il licenziamento di Rivoli, la “sopraggiunta inidoneità” dopo un delicato intervento chirurgico.
La Fiom chiede il ritiro dei licenziamenti, già impugnati dai suoi legali, e la convocazione del coordinamento sindacale unitario per avviare il confronto, da troppo tempo atteso ormai, sul piano industriale. Si discuta delle prospettive industriali, dei necessari investimenti da realizzare e della difesa dei livelli occupazionali.
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 10 marzo 2017