Le dichiarazioni rilasciate a Ginevra dall’amministratore delegato del gruppo Fca, Sergio Marchionne, sul futuro delle produzioni nel nostro paese alla luce di quanto sta accadendo nel settore, rendono urgente un confronto con tutte le organizzazioni sindacali in Italia.
In particolare per Pomigliano, considerato l'annuncio fatto dall'Ad secondo cui la Panda andrà via certamente mentre, a oggi, non c’è alcuna rassicurazione sul rientro di tutti i lavoratori nello stabilimento Gian Battista Vico. La Fiom ritiene indispensabile l’avvio di un rapido confronto sindacale, visto che quei lavoratori hanno subìto anni di ammortizzatori sociali e anche lo spostamento a Cassino.
Il governo, dal canto suo, non può continuare a tacere sulle politiche industriali e occupazionali che riguardano Fca come le aziende che lavorano nell’automotive, settore industriale strategico per il nostro paese. In tutto il resto d’Europa i governi svolgono un ruolo fondamentale per l’occupazione e per il ruolo strategico dell’industria dell’auto, in Italia è ora di passare dalle dichiarazioni agli atti concreti.
Michele De Palma responsabile automotive Fiom-Cgil