I lavoratori di tutti e tre gli stabilimenti dei gruppi Fca e Cnhi hanno deciso di rispondere con lo sciopero alla decisione aziendale di non erogare il premio.
Venerdì scorso, 10 febbraio, sono stati tra l'80% e il 90% gli operai sul totale delle lavoratrici e i lavoratori degli stabilimenti Iveco Mezzi Speciali di Brescia e Cnhi Astra di Piacenza, che hanno deciso di fermarsi per rivendicare quanto gli spetta.
Domani sarà la volta di quelli della Fca Teksid di Carmagnola che si fermeranno perché incomprensibile l'essere stati esclusi dall'erogazione del premio.
“Lo sciopero – spiega Michele De Palma, responsabile automotive della Fiom nazionale – è stato deciso nelle assemblee di stabilimento. È inaccettabile che per responsabilità altrui siano i lavoratori a pagare essendo esclusi dalle erogazioni del premio aziendale.”
“La Fiom – continua – ha più volte ribadito che i parametri, individuati negli accordi sottoscritti dalle altre organizzazioni sindacali, usati per il riconoscimento dei premi aziendali, non tengono conto degli aspetti produttivi legati alla professionalità. In questo modo i lavoratori non vedono riconosciuti i propri sforzi ma pagano per un sistema premiante unilaterale dell'azienda.”
“Inoltre – conclude De Palma – a lavoratori che già sono penalizzati sulla paga base, non viene riconosciuto il loro lavoro perché la direzione del singolo stabilimento ha mancato obiettivi sconosciuti agli stessi lavoratori."
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 15 febbraio 2017