“Certo che passiamo qui le feste, natale, capodanno, l’epifania… e qui resteremo per tutto il tempo che servirà, fino a quando potremo tornare al lavoro”.
Il “qui” è il cuore “caldo” del presidio, lo spazio delimitato da teli di plastica trasparente all’interno del grande stabilimento General Electric di Sesto San Giovanni.
“Quando abbiamo deciso di non accettare i licenziamenti, di batterci per riportare in attività lo stabilimento, sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata perché General Electric è una potenza con amici potenti, ma sapevamo anche che se non avessimo reagito sarebbe finito tutto. Invece la vertenza è ancora aperta, grazie anche alle istituzioni locali e nazionali che si sono schierate al nostro fianco”.
Ieri al presidio, oltre ai delegati di altre aziende metalmeccaniche, c’erano il sindaco di Sesto, il vicesindaco, l’assessore al Lavoro, la delegata al lavoro della città metropolitana di Milano e Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom che segue la vertenza.
Per Rappa: “la Fiom, a tutti i livelli, è a sostegno della lotta esemplare dei lavoratori di Sesto contro la grande multinazionale. Una lotta che assume un significato generale, che chiaramente va oltre i confini di una vertenza ma che proprio per questo va risolta raggiungendo l'obiettivo che con i lavoratori ci siano proposti: la reindustrializzazione del sito e il mantenimento dei livelli occupazionali attuali”.
“Obiettivo possibile da raggiungere – conclude – perché in questa lotta i lavoratori e la Fiom, che anche a natale e capodanno sarà al presidio, non sono da soli ma hanno il supporto delle istituzioni locali e nazionali.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 23 dicembre 2016