Il 2 novembre 2016 è comparsa, con dovizia di particolari, sulle pagine di alcuni quotidiani del salernitano, la notizia del presunto interessamento di una multinazionale per lo stabilimento di Battipaglia della Btp Tecno in fallimento e di una trattativa che coinvolgerebbe la Regione Campania e gli ex dipendenti dello stabilimento.
Dopo aver contattato la Regione Campania e il ministero dello Sviluppo economico per avere informazioni rispetto ad una trattativa di cui nessuno era a conoscenza, abbiamo verificato nei giorni scorsi che la notizia non è altro che l'ennesima bufala giocata sulla pelle dei lavoratori: la Regione e il ministero, infatti, hanno negato di saperne qualcosa.
Per Roberta Turi, segretaria nazionale Fiom, e Francesca D'Elia, segretaria della Fiom di Salerno, “è doloroso constatare che questi lavoratori, oltre a trovarsi disoccupati pur possedendo un patrimonio di competenze e di know how nel settore delle telecomunicazioni, continuino a leggere sulle pagine dei giornali di imprenditori interessati al riavvio dell'attività che poi, puntualmente, si rivelano spesso addirittura inesistenti. Era già successo nel 2015 con un presunto imprenditore libico, è accaduto di nuovo con il gruppo Battistolli, incontrato al Mise con la Regione e poi scomparso, è capitato nuovamente nei giorni scorsi, con questa notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno”.
“Ci auguriamo in futuro – aggiungono – di poter disporre di notizie ed elementi reali e tangibili su cui riaprire una discussione sul piano istituzionale. Come allo stesso modo ci auguriamo che in futuro chi diffonde certe informazioni, piuttosto che accendere false speranze, in assenza di elementi concreti, scelga di tacere. Altrimenti, oltre al danno che stanno subendo i lavoratori di un territorio a rischio di desertificazione industriale, continuerà ad aggiungersi una beffa non più tollerabile.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 9 novembre 2016