Con lettera del 28 settembre 2016, Infocamere ha dato formale disdetta del Contratto integrativo aziendale in scadenza il prossimo 31 dicembre e di tutti gli accordi successivi ad esso collegati.
Ciò produce l’effetto di impedire che, alla presentazione della piattaforma rivendicativa di rinnovo, possa scattare la prevista proroga di 12 mesi della vigenza dell'accordo attuale, periodo definito dalle parti come utile per lo svolgimento delle trattative.
Per Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom, e Fabio Pozzerle, coordinatore Fiom di Infocamere, “quello compiuto dall'azienda è un atto unilaterale che consideriamo grave e assolutamente inutile essendo già in corso la preparazione della piattaforma rivendicativa da parte delle rappresentanze dei lavoratori, che sarà presentata a giorni. La proroga non avrebbe determinato alcun aumento di costi, ma il mantenimento delle condizioni attuali, per tutto il 2017.”
“È difficile – continuano – non essere preoccupati per ciò che potrebbe significare tale decisione. Disdettare l’accordo significa predisporsi ad avviare una trattativa puntando a un abbassamento delle condizioni sancite dall’accordo ancora vigente. Non ci tranquillizzano nemmeno le giustificazioni addotte nel corso dell’incontro di questa mattina, soprattutto se vanno nell’ottica di una fantomatica necessità di rinnovare.”
“Noi crediamo che questa scelta nasconda dell’altro. Siamo nel bel mezzo della bagarre scatenata dalla riforma delle Camere del commercio. Il futuro di Infocamere non sarà più regolamentato dal decreto specifico di riforma del mondo camerale ma da quello che gestisce il destino delle aziende a partecipazione statale, che dietro al riordino potrebbe nascondere insidie, anche importanti, che preoccupano i lavoratori e le loro rappresentanze.”
“Cosa sta bollendo, quindi – concludono Turi e Pozzerle – nella pentola di Infocamere? Quali sorprese si dovranno aspettare i lavoratori? La disdetta dell’accordo, di sicuro non è un buon biglietto da visita.”
InfoCamere, con sedi a Padova, Bari e Roma e circa 700 dipendenti – gestisce il sistema telematico nazionale che collega tra loro le Camere di Commercio e le loro sedi distaccate su tutto il territorio nazionale.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 10 ottobre 2016