All'incontro tenuto oggi al ministero dello Sviluppo economico - con la presenza del viceministro Bellanova, del sindaco di Sesto San Giovanni, di un rappresentante della Regione Lombardia, dei sindacati territoriali e nazionali e dei rappresentanti di Alstom power Italia e Ge - l'azienda ha rifiutato la proposta del viceministro di attivare un tavolo di confronto con le parti per individuare percorsi in grado di trovare una soluzione alternativa ai licenziamenti.
General electric ha sfidato Governo e organizzazioni sindacali con un atteggiamento assolutamente irresponsabile e arrogante, duramente stigmatizzato dallo stesso Governo, rilanciando in modo provocatorio con una proposta inaccettabile.
Nello specifico, su domanda diretta, l'azienda ha risposto che non ha intenzione di mettere anche la proprietà intellettuale nella vendita ad un possibile acquirente del sito di Sesto e, sottolineato dal viceministro Bellanova come una vera e propria provocazione, l'azienda ha proposto per alcuni degli esuberi delle ricollocazioni - oltre a quelle già proposte nei siti Ge in Piemonte e Toscana - anche nei siti in Puglia e Campania, e licenziamenti incentivati per la quasi totalità dei lavoratori.
Le organizzazioni sindacali auspicano iniziative da parte del Governo per bloccare iniziative unilaterali da parte dell'azienda.
Domani mattina è convocata nello stabilimento di Sesto l'assemblea dei lavoratori per decidere le forme di mobilitazioni da mettere in campo.
Sabato prossimo, primo ottobre, è stata organizzata un'assemblea pubblica a Sesto San Giovanni che, alla luce dell'incontro di oggi, assume un'importanza ancora maggiore e che prevede il coinvolgimento delle istituzioni locali e della cittadinanza.
Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm
Roma, 26 settembre 2016