Nei giorni scorsi Ibm ha annunciato una nuova partnership mondiale con Hcl, società indiana dell'Ict, alla quale darà in gestione tutta una serie di prodotti e attività in vari paesi. Questa situazione avrà un impatto pesante sullo storico laboratorio di sviluppo software di Roma. L'Ibm Italia, infatti, la scorsa settimana ha avviato la cessione di ramo d'azienda ad Hcl di 75 lavoratori dei reparti Tws Distribuito e Z/Os, che dovranno passare alla nuova azienda a partire dal primo settembre 2016.
Per Roberta Turi, della Segreteria nazionale Fiom, “ancora una volta la ristrutturazione di Ibm va avanti senza preoccupazioni particolari riguardo il futuro dei lavoratori e il rischio di dispersione di competenze e know-how rilevanti. Il Tws è un prodotto importante, l’unico la cui missione è completamente assegnata al laboratorio di Roma e ha un altissimo tasso di redditività”.
“Per la Fiom – continua –scorporare il Tws significa cancellare di fatto il laboratorio di sviluppo software, perdendo conoscenze e capacità qualificate maturate in decenni di lavoro.”
“Si apre un periodo di estrema incertezza per la più numerosa area di eccellenza della Ibm nel nostro paese. Questa cessione – conclude Turi – si inserisce nella più generale situazione Ibm Italia, che ha visto recentemente il concludersi di una procedura di licenziamento collettivo in Sistemi Informativi e il sempre più fosco scenario per ulteriori tagli. Dobbiamo tentare di mettere un freno a questa deriva.”
Domani i lavoratori di Roma sciopereranno per due ore e saranno in presidio a partire dalle 9 davanti alla sede di via Sciangai, 53.
Nei prossimi giorni si svolgerà presso l'Unindustria di Roma l'incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali sulla cessione di ramo d'azienda.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 12 luglio 2016