Oggi, nell’ambito della riunione di Coordinamento nazionale, la Direzione aziendale, il Coordinamento delle RSU unitamente a Fim Cisl e Fiom Cgil di Varese, hanno ratificato le intese già raggiunte in sede di commissione sulle Pari opportunità di BTicino.
Gli importanti passi avanti sono stati ottenuti per i temi che riguardano la prevenzione delle molestie e delle violenze sul luogo di lavoro, la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di vita e della famiglia - attraverso una gestione flessibile dell’orario di lavoro - ma soprattutto è stato concordato il riconoscimento di alcuni diritti alle lavoratrici e ai lavoratori che si sposano all’estero con persona dello stesso sesso. Stiamo parlando dell’estensione anche a loro dei diritti contrattuali (CCNL) del congedo matrimoniale e dei permessi per motivi di cura del coniuge. Un importante passo in avanti che riconosce pari dignità sociale ed eguaglianza a tutti i lavoratori Bticino. In questi giorni tanti, tutti, parlano e straparlano di società civile. Poi, al dunque, ogni piccolo passo verso l’uguaglianza, verso il rispetto di tutti nei confronti di tutti, diventa fonte di imbarazzati distinguo, di angosce collettive, di tremuli arretramenti: perché troppi diritti per gli altri, fanno paura. Paura che non hanno avuto la direzione BTicino, le organizzazioni sindacali e le RSU.
Il tema è di estrema attualità; non abbiamo aspettato che la politica sciogliesse le annose contraddizioni, le scrupolose quanto irritanti diatribe ideologiche. Non è cosa che deve sorprendere. Qui, in fabbrica, nel luogo dove si pensa, si progetta, si produce, le persone si parlano, lavorano e vivono. Qui la società c’è. Palpitante, vera e attenta ai propri bisogni. Ora queste attese hanno una risposta. A questo serve la contrattazione. L'Accordo è la dimostrazione che i diritti civili e individuali vanno di pari passo con i diritti sociali e collettivi. La contrattazione si conferma come il più importante strumento utile ad interpretare i cambiamenti della società e i bisogni delle persone.
Con questa intesa si migliora la vita della gente, delle famiglie (tutte) e dei nostri figli. Ci sono altri passi da compiere e saranno fatti se lo spirito “civile” resta acceso. Anzi, facciamo che l’impegno di oggi, oltre che in Bticino, si allarghi a “contaminare” di libertà e diritti altre aziende che con la stessa sensibilità e lungimiranza decidono di farsi “Parte Civile” in questo nostro confuso paese.
Le organizzazioni sindacali e la RSU Bticino si attendono dall'azienda altrettanta disponibilità a raggiungere gli accordi su temi aperti e importantissimi quali la Professionalità e il Contratto interno.
Fim-Cisl e Fiom-Cgil
Varese, 12 maggio 2016