Questa mattina, al ministero dello Sviluppo economico, la ministra Guidi ha comunicato alle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm di aver formalizzato a Glencore la posizione raggiunta sui costi dell'energia, molto vicina a quella indicata nel Memorandum of understanding. A fronte di ciò la multinazionale anglo-svizzera ha chiesto 5 giorni di tempo per dare una risposta definitiva alla ministra che, non appena l'avrà ricevuta, si è impegnata a convocare le organizzazioni sindacali per riferirne l'esito e assumere insieme tutte le iniziative conseguenti.
Per Rosario Rappa, segretario nazionale e responsabile della siderurgia “la Fiom prende atto delle dichiarazioni del Governo, ricordando che non è più rinviabile una soluzione produttiva per lo smelter di Portovesme, che sia in grado di garantire il rilancio occupazionale dell'impianto e dell'indotto”.
“Inoltre – conclude Rappa – va previsto un piano di ammortizzatori sociali necessario per agganciare tale ripresa, per realizzare la quale, dopo gli impegni presi, il Governo deve trovare una soluzione.”
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 11 marzo 2016