Al termine del primo giorno di taglio della pausa di 10 minuti per più di 2.500 lavoratrici e lavoratori dello stabilimento Sevel di Atessa la risposta è stata forte: la maggioranza degli operai coinvolti nei primi due turni nei reparti interessati (montaggio, verniciatura e lastratura) ha aderito allo sciopero di 10 minuti indetto dalla Fiom.
Per Michele De Palma, responsabile Fiom del settore auto, “la decisione di indire lo sciopero e di raccogliere le firme contro il taglio delle pause è maturata nel corso delle assemblee tenute venerdì con i lavoratori, visto che direzione aziendale e sindacati firmatari il 'contratto Fiat' hanno ritenuto di dover procedere senza il coinvolgimento dei lavoratori nella decisione ed escludendo la Fiom dal percorso”.
“È inaccettabile che nello stabilimento dei record – continua – quest'anno i lavoratori della Sevel hanno superato la produzione dello scorso anno con il risultato di 260mila veicoli commerciali leggeri mai raggiunto sino ad oggi, senza un reale aumento degli occupati: straordinari comandati, aumento dei ritmi produttivi e riduzione delle chiusure collettive sono stati subìti in assenza di un reale confronto a cui ora si aggiunge il taglio delle pause.”
“È nell'interesse di tutti – conclude De Palma – che siano sospese le iniziative unilaterali dell'azienda e dei sindacati firmatari sull'orario di lavoro e sia riaperto un tavolo di confronto a gennaio per salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori e i volumi produttivi attesi dall'azienda, magari implementando l'occupazione.”
La Fiom conferma che in assenza di uno stop sul taglio delle pause manterrà le iniziative in corso e che tutte le decisioni saranno prese con il consenso dei lavoratori.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 21 dicembre 2015