Il Consiglio dei Ministri, con l'ennesimo decreto, il nono, modifica ancora una volta le carte in tavola, arrivando questa volta a indicare la data di vendita dello stabilimento Ilva di Taranto e spostando in avanti il termine dell'applicazione dell'Aia.
Per Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil, "siamo in presenza di un decreto che rischia di scaricare i costi sul pubblico e gli utili sul privato, facendo pagare ai lavoratori attualmente occupati pesanti costi in termini occupazionali. Inoltre, riteniamo gravissima la volontà di allungare i tempi del processo di ambientalizzazione, per la quale devono essere rispettati i tempi indicati nell'Aia".
"Ancora una volta - continua - contraddicendo quanto fino ad ora aveva dichiarato, il governo prende decisioni senza consultare le organizzazioni sindacali."
"È assolutamente necessaria una immediata convocazione alla presidenza del Consiglio dei ministri, qualora questo non avvenisse metteremo in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie."
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 4 dicembre 2015