Questa mattina, dalle 8 alle 9, si è svolto uno sciopero di protesta sulle condizioni di lavoro alle Meccaniche di Mirafiori: l'agitazione ha riguardato l'intera squadra del montaggio e ha coinvolto il 100% degli addetti.
In questi giorni, con l'inizio dell'autunno, le Rsa della Fiom-Cgil hanno richiesto in più occasioni all'azienda di chiudere le aperture poiché i lavoratori erano soggetti al freddo delle prime ore del mattino e si era nell'impossibilità di lavorare in sicurezza. Alla continua indisponibilità e sordità dimostrata dall'azienda i lavoratori hanno quindi deciso di fermarsi per un'ora di sciopero, grazie alla quale le aperture sono state finalmente chiuse. L'iniziativa di oggi si svolge dopo che ieri si è tenuta l'assemblea dei sindacati firmatari sul rinnovo del contratto specifico e i lavoratori hanno protestato abbandonando i locali e lasciando da soli i rappresentanti di Fim, Uilm e Fismic.
Lino Lamendola e Antonio Citriniti, della Quinta Lega Fiom-Cgil, dichiarano: «Mentre Fca si presenta all'esterno come un modello per il paese, negli uffici e negli stabilimenti si fa fatica ad affrontare le banalità quotidiane come le ondate di calore estive e l'inizio della stagione autunnale. A questo si aggiunge il disinteresse delle organizzazioni sindacali firmatarie degli accordi separati sulle condizioni lavorative dei lavoratori: prova ne è che lo sciopero ha visto la partecipazione dei loro iscritti ma non delle sigle firmatarie. La Fiom-Cgil, divenuta maggioranza nelle ultime elezioni degli Rls alle Meccaniche, pazientemente e caparbiamente è a fianco dei lavoratori per migliorarne le condizioni».
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 24 settembre 2015