Nell'incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico, Whirlpool ha di fatto presentato un nuovo piano industriale che, integrato dagli avanzamenti raggiunti nel corso della trattativa, non prevede più la chiusura del sito di Carinaro e non genera esuberi strutturali.
Un piano che, come confermato anche oggi, prevede che il nostro paese sia centro di eccellenza del Gruppo per quanto riguarda la ricerca e sviluppo, con 90 milioni di investimento all'anno, pari al 75% del totale della spesa nell'area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa).
Nello specifico, il piano prevede che Carinaro diventi il polo centrale per Whirlpool Emea di parti di ricambio e accessori, provenienti da tutte le fabbriche europee, occupando tutta la superficie del sito e con un investimento - supplementare rispetto ai 500 milioni del piano - di 8 milioni di euro entro luglio 2016.
Sono confermati i 5 milioni e mezzo di investimento per lo stabilimento di Napoli con l'avvio di una nuova piattaforma e il programma di reindustrializzazione del sito di Teverola con 2 milioni di investimenti.
Dal punto di vista occupazionale, l'ipotesi è quella di affrontare l'insieme dell'occupazione su Caserta e Napoli, impiegando nel sito di Carinaro 320 lavoratrici e lavoratori, prevedendo l'assorbimento di 100 ulteriori lavoratori con un incremento dei volumi con la nuova piattaforma su Napoli e sostenendo economicamente sia la reindustrializzazione del sito di Teverola che i lavoratori interessati a prepensionamenti, esodi volontari, trasferimenti incentivati e superando così gli esuberi strutturali previsti inizialmente.
Per quanto riguarda gli impiegati è confermato sia il mantenimento di due direzioni, a Varese e Fabriano, che il superamento della presenza di esuberi strutturali, così come è confermato il trasferimento d'azienda del sito di None alla società Mole logistica.
Per Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, "la mobilitazione e la solidarietà dei lavoratori di tutti gli stabilimenti del Gruppo hanno fatto cambiare a Whirlpool il piano aziendale presentato due mesi e mezzo fa, rafforzando gli investimenti e definendo una missione produttiva strategica per lo stabilimento di Carinaro".
"Si tratta ora - ha continuato - di lavorare nel prossimo incontro, previsto per il 26 giugno prossimo, per raggiungere un'intesa anche sulla parte degli incentivi che devono accompagnare prepensionamenti, esodi volontari e trasferimenti."
"Nello stesso tempo - conclude Landini - vanno definiti gli ammortizzatori sociali che devono accompagnare nei singoli stabilimenti il piano industriale."
Ufficio stampa Fiom
Roma, 23 giugno 2015