Mauro Faticanti, coordinatore Fiom per la siderurgia, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
Si è svolto oggi l'incontro fra le Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm e la direzione dell'Ilva, rappresentata dal direttore generale, Massimo Rosini, e dal responsabile delle risorse umane, Cesare Ranieri.
Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i temi legati allo stato di avanzamento dei lavori rispetto alle prescrizioni dell'Autorizzazione ambientale integrata (Aia), alla manutenzione in riferimento al mondo degli appalti e le previsioni di produzione nel medio-lungo periodo.
Come Fiom esprimiamo un giudizio positivo sui contenuti emersi, così come abbiamo apprezzato il radicale cambiamento di atteggiamento verso le organizzazioni sindacali rispetto alla passata gestione.
Ribadiamo il nostro convincimento sulla necessità che l'Ilva sia risanata, rendendola ambientalmente compatibile, e contemporaneamente rilanciata, perché tramite questo si salvaguarda un settore strategico dell'industria italiana.
Abbiamo con forza, nel corso dell'incontro, posto il problema dei lavoratori degli appalti, ai quali va garantita, nei nuovi bandi, la garanzia della continuità produttiva.
Ai “nostalgici” che, anche nei giorni scorsi, si sono contraddistinti tramite pesanti attacchi alla nuova Ilva, rispondiamo che il mondo della siderurgia ha un radicale bisogno di cambiamento, sia dal versante produttivo sia da quello dell'innovazione di prodotto, e non certo di rivivere la triste stagione delle devastazioni ambientali.
Auspichiamo che la nuova Ilva si trasformi in un'azienda “normale”, in questo senso la Fiom si sente impegnata a sostenere il radicale processo di cambiamento culturale che sottintende a questa operazione.
Nel contempo, restando convinti della centralità della questione ambientale, ribadiamo la nostra disponibilità a ragionare con tutti su come rendere ambientalmente compatibile la produzione siderurgica, uscendo dal conflitto lavoro/ambiente che non produce avanzamenti per nessuno.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 22 maggio 2015