Si è tenuto oggi al ministero dello Sviluppo economico l'incontro a “delegazioni ristrette” per la vertenza Whirlpool, alla presenza del ministro Federica Guidi, della sottosegretaria al Lavoro Teresa Bellanova, dei rappresentanti dell'azienda e delle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Ugl.
L'azienda ha affermato, a partire dalla conferma del piano industriale presentato, di essere disponibile a valutare la possibilità di altre attività, interne o esterne, per salvaguardare l'occupazione ed evitare le chiusure di Carinaro e None, e una nuova piattaforma che potrebbe rafforzare le produzioni in Campania.
Prendiamo con cautela queste dichiarazioni, che avranno bisogno di un approfondimento nei prossimi giorni, dato che l'azienda non ha ancora tradotto nulla di esse in proposte concrete ma si è riservata di darci delle risposte nei prossimi giorni.
L'incontro di oggi ha quindi fatto emergere qualche elemento di novità ma i problemi restano sul tavolo.
La Fiom ha chiesto al Governo di avere un quadro di certezze sulla possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali per concretizzare l'impegno dell'azienda a non licenziare fino alla fine del 2018 e a favorire soluzioni occupazionali realmente sostenibili.
Infine, la Fiom ha evidenziato all'azienda una contraddizione: da un lato diminuisce l'occupazione in Campania, dall'altro aumenta in altri territori, chiedendo su questo che ci sia un bilanciamento delle scelte.
Da parte aziendale è stata data quindi la disponibilità ad approfondire in sede sindacale gli strumenti necessari per gestire il piano industriale sia in termini di ammortizzatori, con il supporto del Governo, sia in termini di incentivi a favore dei lavoratori pensionabili o in uscita volontaria.
Il confronto proseguirà a delegazioni ristrette venerdì prossimo 15 maggio in sede sindacale e il 20 maggio in sede ministeriale. In queste ore il ministero dello Sviluppo economico è impegnato a convocare un nuovo incontro, successivamente a queste date, con la presenza dell'intera delegazione sindacale.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 12 maggio 2015