Eliana Como, coordinatrice Fiom-Cgil del gruppo TeamSystem, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
Si è appena chiuso con un mancato accordo, al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il confronto con Acg-TeamSystem sui 32 licenziamenti. Una vertenza partita male fin dall'inizio, come abbiamo sempre denunciato, con l'acquisizione, avvenuta appena un anno fa da Ibm, che nascondeva una operazione di cannibalizzazione commerciale del prodotto Acg e la monopolizzazione del mercato con il concorrente di TeamSystem.
Si è arrivati al mancato accordo per la totale indisponibilità dell'azienda e nonostante i tentativi di mediazione del ministero per arrivare a una soluzione che evitasse i licenziamenti. Nessuna delle nostre proposte è stata mai presa in considerazione, con una assoluta indisponibilità persino a parlare di riqualificazione professionale piuttosto che di ammortizzatori sociali, e l'arroganza di ignorare completamente la proposta avanzata dalla Regione Puglia, che si era resa disponibile a finanziare e sostenere piani formativi per il consolidamento delle sedi. Il tutto senza mai presentare al tavolo alcun dato di bilancio.
Resta per noi fortissima la preoccupazione per il futuro stesso di questa azienda, il cui capitale è detenuto da una holding in Lussemburgo, controllata a sua volta da un fondo londinese con sede alle Isole Cayman. Un'azienda che ha dimostrato di procedere in modo unilaterale e di non avere scrupoli in operazioni fondate su logiche finanziarie, che niente hanno a che vedere con piani di sviluppo.
Con l'amarezza di non essere riusciti a impedire i licenziamenti ma con la convinzione di aver rifiutato di essere complici di una pessima operazione, la Fiom ringrazia i delegati e le delegate che si sono spesi in prima persona in questa vertenza e i lavoratori e le lavoratrici che, con 36 ore di sciopero e vari presìdi, hanno sostenuto fino in fondo la nostra posizione. Continueremo a difenderli in tutte le sedi.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 20 aprile 2015