Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore Ict, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
«È stata firmata nella notte tra mercoledì 9 e giovedì 10 un'ipotesi di accordo che evita i 419 licenziamenti alla Micron.»
«L'ipotesi prevede la riduzione del numero degli esuberi di 85 unità, l'assunzione da parte di StMicroelectronics di 170 lavoratori, proposte di ricollocazione in altri siti italiani per 40 lavoratori e all'estero per 62 lavoratori a fronte di un incentivo di 30.000 euro.»
«Per il resto dei lavoratori è prevista la Cassa integrazione per riorganizzazione con rotazione trimestrale. Verrà riconosciuto un trattamento di integrazione del trattamento di cassa di 500 euro mensili.»
«Verrà inoltre istituita una cabina di monitoraggio a cui parteciperanno le organizzazioni sindacali, i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico e le istituzioni territoriali che si riunirà ogni due mesi, anche al fine di individuare congiuntamente soluzioni di gestione delle criticità che dovessero emergere.»
«Il Governo ha confermato il sostegno al settore della microelettronica che considera strategico per il paese e ha dichiarato che avvierà concrete politiche di sostegno e investimenti innovativi in coerenza con i programmi europei.»
«Per i lavoratori che non si opporranno alla collocazione in mobilità è previsto un incentivo pari a 28 mensilità più 5.000 euro.»
«L'accordo, che non sarebbe stato possibile senza la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, non è la svolta che chiedevamo, non risolve tutti i problemi, ma è un punto di partenza da cui procedere per provare, durante il prossimo anno, a trovare una nuova collocazione a tutte le lavoratrici e i lavoratori in esubero che saranno coinvolti dalla cassa integrazione. L'auspicio è che il Governo, unitamente alle Regioni, continui a farsi parte attiva per favorire la ricollocazione di tutto il personale.»
«Lunedì e martedì si svolgerà il referendum tra le lavoratrici e i lavoratori della Micron che decideranno se approvare l'ipotesi di intesa.»
Fiom-Cgil/Ufficio stampa
Roma, 10 aprile 2014