Roberta Turi, segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore Ict, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.
«Nella mattinata di ieri, presso la sede del ministero dello Sviluppo economico, con la presenza di rappresentanti della presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero del Lavoro, è stato firmato un accordo che conferma quanto previsto nell'intesa del 9 aprile 2014 e proroga la possibilità, attraverso l'eventuale uscita volontaria in mobilità dei lavoratori, di ricercare soluzioni per risolvere la vertenza che vede ancora dei lavoratori in cassa integrazione.»
«Ad oggi, infatti, dei 419 esuberi iniziali che la Micron intendeva licenziare, ne rimangono circa trenta ancora in cassa integrazione straordinaria. Gli altri sono stati trasferiti volontariamente in altre sedi della multinazionale, all'estero o in Italia, o sono stati ricollocati, grazie all'intervento del Governo, in StMicroelectronics. Altri ancora sono usciti dall'azienda volontariamente, ricevendo un incentivo.»
«Poche settimane fa, durante una visita alla “Etna valley”, il presidente del Consiglio ha dichiarato a Catania che avrebbe risolto la vertenza della Micron. Ci auguriamo che quelle dichiarazioni non siano state il solito annuncio privo di fondamento e che nelle prossime settimane, anche grazie a questo nuovo accordo, si possa risolvere positivamente e definitivamente la vertenza Micron.»
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 19 dicembre 2014