Sabato, 16 Novembre 2024

Fiat Termini Imerese. De Palma (Fiom): «Chiediamo a Governo e Invitalia garanzie su progetto industriale Grifa che ad oggi non ci sono. Necessario che Fiat si assuma le proprie responsabilità»

Michele De Palma, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del settore automotive, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione.

«Si sono svolti nella giornata di oggi, nella sede del ministero dello Sviluppo economico, gli incontri per ottenere le garanzie industriali e occupazionali per i lavoratori degli stabilimenti Fiat e Pcma Magneti Marelli di Termini Imerese insieme a tutto l'indotto.»

«In mattinata, unitamente alle altre organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, abbiamo partecipato al tavolo coordinato dal Mise, con il management della società Grifa. La direzione aziendale ha spiegato intenzioni e tempistica del processo di acquisizione, ma ad oggi possiamo affermare che per la Fiom mancano ancora i presupposti fattivi utili al trasferimento di ramo d'azienda dalla Fiat alla Grifa. Il presupposto del trasferimento è la solidità proprietaria e finanziaria della società cedente certificate da Invitalia e dal Mise. La Fiom ha ribadito che senza questo presupposto non ci può essere trasferimento. Inoltre, l'obiettivo della ricollocazione di tutte le maestranze è l'ulteriore presupposto fissato negli accordi prercedentemente siglati per il compimento del percorso siglato presso il Mise. Alla società Grifa abbiamo fatto presente che le notizie di stampa, ove non smentite, nuociono al futuro industriale e produttivo e minano i presupposti per il raggiungimento di un accordo definitivo di reindustrializzazione dell'area. Inoltre, abbiamo posto l'attenzione sull'accordo di programma, di cui ad oggi non abbiamo riscontri dalla Regione Sicilia, utile alla ricollocazione di tutti i lavoratori, compresi quelli dell'indotto.»

«Per quel che concerne il salario dei lavoratori che nel caso di perfezionamento dell'accordo dovessero passare a Grifa, le distanze sono enormi: la direzione aziendale chiede la cancellazione dell'inquadramento, dell'anzianità e del salario percepito dai lavoratori tre anni fa in Fiat. Per raggiungere un accordo deve essere chiara la disponibilità della direzione aziendale a negoziare: un prendere o lasciare sarebbe inaccettabile. Comunque l'incontro su questo punto è stato aggiornato a dopo il chiarimento sulla parte relativa agli assetti finanziari.»

«Nel pomeriggio si è tenuto invece l'incontro con la direzione aziendale di Fiat, in cui la Fiom ha ribadito che la decisione dell'azienda di aprire le procedure di mobilità non risponde alla necessità di assumersi tutti le proprie responsabilità. Abbiamo chiarito che per quanto ci riguarda è un problema di tutte le parti sedute al tavolo il buon esito della ricollocazione di tutte le maestranze compreso l'indotto. Per permettere il raggiungimento degli obiettivi fissati nel verbale di incontro sottoscritto presso il Mise, la direzione aziendale della Fiat, ove si perfezionasse il trasferimento senza problemi, dovrà assicurare incentivi alla mobilità volontaria dei lavoratori ex Fiat per definire il perimetro che dovrà essere trasferito alla nuova società subentrante.»

«Si è trattato, quindi, di un primo incontro, con il quale le parti hanno messo sul tavolo le loro posizioni, aggiornandosi a lunedì 24 per approfondire la discussione.»

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

Roma, 17 novembre 2014

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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