“Le 8 ore di sciopero nazionale in programma il 28 marzo, con manifestazioni regionali e provinciali, proclamate da Fim, Fiom, Uilm, rappresentano un atto di democrazia di fronte al comportamento irresponsabile di Federmeccanica e Assistal di non riaprire il confronto con i sindacati dopo otto mesi dall’avvio della trattativa. Le ragioni per rinnovare il contratto nazionale sono da ricondurre alla necessità di difendere e promuovere l’industria metalmeccanica e l’occupazione. Il contratto nazionale serve ad affrontare anche i problemi derivanti dalla crisi internazionale, dalle guerre, dal calo della produzione industriale e dal costo dell’energia, come abbiamo fatto durante la pandemia.
Le metalmeccaniche e i metalmeccanici scioperano per riaprire la trattativa sulla base della piattaforma presentata da Fim, Fiom, Uilm. Vogliamo aumentare il salario per rilanciare l’economia, contrastare la precarietà per stabilizzare i rapporti di lavoro, ridurre l’orario di lavoro e rafforzare la formazione per una maggiore occupazione, estendere i diritti e la sicurezza per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori anche degli appalti.
Sono le lavoratrici e i lavoratori che con gli scioperi stanno lottando per salvare l'industria del nostro Paese e per rinnovare il contratto nazionale. Insieme agli scioperi, continuiamo a mobilitarci nei luoghi di lavoro con l’esposizione delle bandiere ai cancelli delle fabbriche e anche con il blocco delle flessibilità e degli straordinari. Federmeccanica e Assistal devono assumersi la responsabilità di riaprire il tavolo di trattativa e il confronto con le organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro”.
Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 5 marzo 2025