Dal momento in cui l’azienda ha deciso di forzare la mano riaprendo i licenziamenti e riducendo il salario dei lavoratori, la mobilitazione è partita immediatamente. Da due settimane, i lavoratori grazie alla loro determinazione stanno rendendo gli stabilimenti ingovernabili. A fronte di queste iniziative il management di Berco è stato messo in difficoltà assumendo anche un comportamento irrispettoso verso le istituzioni non presenziando all’incontro al MiMIT lo scorso 13 febbraio.
Il ministro Adolfo Urso è stato costretto a scrivere ai vertici della multinazionale proprietaria di Berco.
Domani 25 febbraio si terranno le assemblee unitarie all’interno dei siti di Copparo e Castelfranco con i lavoratori, saremo tutti uniti in una grande manifestazione di forza e solidarietà, con un chiaro messaggio: non accettiamo il ricatto dei licenziamenti.
Siamo certi che gli impegni delle istituzioni, nazionali e locali, a sostenere i lavoratori in questa vertenza ci consentirà di avere un epilogo positivo e salvare centinaia di posti di lavoro.
Auspichiamo che una grande e prestigiosa multinazionale come Thyssenkrupp assuma il ruolo di primo interlocutore con le istituzioni italiane per addivenire ad una soluzione positiva.
Uffici stampa Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 24 febbraio 2025